/>

“L’arte non va capita. L’arte va osservata. Sarà lei a parlare ai tuoi sensi.”

SOLOARTELANZO – 200×150 – 2018

In questa tela ho rappresentato me stesso quindi tutto ciò che ho dentro, infatti è il mio autoritratto e vi è la mia sagoma reale. Il disegno parte tutto dal cuore dove creando una crepa cerca di uscire fuori da me e non solo lui ma anche tutto ciò che fa parte di  me. Ci sono queste specie di vene (5) dove dentro vi sono i colori che utilizzo in questa tela, una di esse va a finire dritta in bocca di un grosso puppet che si nutre di quei colori e quindi non vengono utilizzati, un’altra vena scende verso il basso dove li vi sono tutti i colori utilizzati in questa tela quindi i puppet iniziano ad affollarsi creando quasi una festa infatti al centro vi è una grossa bocca che sembra quasi un grande palco.

In alto ci sono due vene che si dividono per colori caldi e freddi e se si fa attenzione vi è lo yin e yang divisi anch’essi perché dentro di me è un tutt’uno ma fuori no…in alto vi è un occhio come se potesse essere dio o il terzo occhio o un entità diversa ma sempre superiore che veglia su di me e i raggi che escono da li sono movibili perché cono dei congegni meccanici(se si osserva bene si vede) e poi vi è la mia firma che è rappresentata da una specie di fiore come se sto sbocciando e viene quasi rubata da un entità che è senza volto (lo è perché rappresenta un problema che nelle persone li limita e non li fa sbocciare, tipo non trovare lavoro o avere problemi di salute ecc ecc)